Notizia inserita il 21/12/2018
28-30 dicembre 2018
Off Label parte con gli spettacoli serali con una tre giorni che vedrà in scena NARCISOIO, coreografia firmata e danzata da Marta Bevilacqua e Leonardo Diana (Produzione Arearea/Versilaidanza) e ispirata al mito di Narciso, il solo di Leonardo Diana EGONsite specific, incentrato sulla poetica dei pittori Gustav Klimt ed Egon Schiele e la produzione Deja Donnè HO|ME di Virginia Spallarossa danzata da Priscilla Pizziol.
NARCISO_IO
venerdì 28 dicembre 2018
sabato 29 dicembre 2018
ore 21.00
Un ragazzo ed una ninfa, entrambi, incapaci di entrare in
relazione diretta.
Narciso è seduttivo in quanto non porta Eco a sé.
Lui ama se stesso, lei ama lui ma è ridotta da Era a voce
incomprensibile e ripetitiva.
Rimbalzo d'immagine e rimbalzo di suono.
Connettiamo queste ispirazioni alla comunicazione del nostro
tempo.
Siamo quasi a nostro agio.
Dal mito arriviamo al selfie ma solo per affermare quanto sia
complesso conoscere se stessi.
Il narcisista non ha a che fare con la vanità semplice
bensì con la ricerca ossessiva, e infine mortale, di
afferrarsi.
Questo è il dramma di tutti i tempi, questo è il
dramma di ogni artista di teatro che non potrà mai vedersi
mentre si affaccia, e si specchia, alla propria opera.
EGON
domenica 30 dicembre 2018
ore 18.00 e ore 21.00
"Egon - introspettiva da Klimt e Schiele" è un progetto multidisciplinare incentrato sulla poetica dei pittori Gustav Klimt ed Egon Schiele, nella Vienna a cavallo del primo '900.
Un lavoro nato riflettendo sul periodo della "grande Vienna", definita dal neuroscienziato e premio Nobel per la medicina Erik Kandel come "l'età dell'inconscio", dove rilevante era la relazione tra le arti e le scienze. Una ricerca ispirata alle intenzioni dei due artisti di voler rappresentare tabù e archetipi, realtà rimosse e nascoste, attraverso simboli e figure, colori, gesti ed espressioni. Poetiche vicine quindi, per realizzare un'arte che in quanto tale aspirava ad essere eterna e soprattutto libera, incentrata sulla ricerca di un'introspezione psicologica comunicata ed espressa attraverso il corpo. Ma anche il contrasto tra i due artisti sta proprio nella rappresentazione del corpo. Lo sviluppo della coreografia si muove tra conflitti e opposizioni, generati da dicotomie e binomi come eros e thanatos, apollineo e dionisiaco, simmetria e asimmetria, identità e doppio, riconoscimento e spaesamento.
Leonardo Diana nella propria riflessione artistica sul doppio, lo specchio, la rappresentazione di sé e il narcisismo, continua ad approfondire la ricerca su questi temi universali, confrontandosi con i due artisti che hanno ostentato un radicale cambio di paradigma nella sfera dell'immaginario, illustrando un periodo carico di turbamenti storici ed esistenziali e rendendo manifesti impulsi interiori ed inconsci.
HO|ME
domenica 30 dicembre 2018
ore 21.30
Ho (solo) me.
La casa, un doppio di sé in cui è possibile vivere
compiutamente sé.
Una seconda pelle di sé; il doppione materiale e mentale del
corpo, essere vivente e prolungamento di chi la abita.
Lo spazio natio, la matrice di ogni spazio esistente. Il corpo che
abita lo spazio e il tempo.
Protesi di un ego in eterna ricerca di provvisoria e mutante
incarnazione.
Informazioni:
Arearea
tel.0432 600424
info@arearea.it
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